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Il nuovo libro di Gianluca Morozzi

Nel 2018

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I dischi più belli del 2017

Alvvays, Grandaddy, etcetc

Buon compleanno, Tilduccy

Tutto è iniziato in modo abbastanza normale...

Sapori Solari

Cose buonissime dietro casa

29 novembre 2017

Buon compleanno, Tilduccy

Oggi la nostra bimba compie un anno.


Tutto è iniziato in modo abbastanza normale: dopo 30 ore abbondanti di travaglio finalmente Tilda decide di farsi vedere, l'ostetrica la prende, guarda me e mi fa "senta padre, tagliamo noi il cordone ombelicale perché ha bevuto un po' e dobbiamo farle sputare il liquido".
Io le dico una roba tipo "ah ma guardi, si figuri, non c'è alcun problema, non è che tagliare il cordone ombelicale fosse esattamente la cosa più importante di tutte, preferisco le infiliate in gola quel tubicino lunghissimo per farle sputazzare il liquido che ha ingurgitato, io eventualmente verrò un altro giorno a tagliare altri cordoni, ma per oggi, davvero, va benissimo così".
Quindi poi esco assieme all'infermiera e alla Tilda, andiamo nella stanza a fianco, dove le infilano un paio di volte questo tubo infinito in gola, tossisce, sputazza e nel giro di un minuto è tutto ok. Guardo l'infermiera lavare la bimba, pesarla, misurarla, poi la controlla tutta, io sono in ansia perché non ho mai visto una bambina così piccola, mi sembra abbia tutte le cose al posto giusto, le conto anche le dita per sicurezza. Mi sembra bellissima, però ha la testa allungatissima (non tanto: diciamo tipo la regina madre di Alien), ma non dico nulla. Poi l'infermiera mi fa "eh, ha il piedino un po' storto, vede?", io guardo e mi sembra esattamente identico all'altro. "Probabilmente era in una posizione strana e si è piegato, dobbiamo chiamare l'ortopedico". A me continua a sembrare normale ma colgo la palla al balzo e le chiedo "ma la testa?"
"Ah, vedrà che già nel giro di qualche ora tornerà normale".
Bene dai, niente regina madre di Alien in giro per casa.
E l'ortopedico dice che il piede sta benone. Tutto ok.
Quindi la infagottano per bene, la avvolgono in una copertina rosa e me la mettono in braccio.
È leggerissima, piccina, buffa, tranquilla.
Usciamo e torniamo dalla Vale.
Mi siedo, la Vale mi guarda e mi chiede qualcosa tipo "com'è?" e le dico "è bellissima".
Dopo qualche minuto inizia un pochino a lamentarsi, allora le canticchio la canzoncina scema che le abbiamo cantato per mesi mentre era nella pancia. Si calma immediatamente.
Che bellezza. Speriamo sia sempre così: lei si lamenta, frigna, io le canto "tilduccy, tilduccy, nanananananananananna" (spoiler: ovviamente non ha funzionato per sempre, ma solo per le prime due settimane. Poi la canzoncina è stata sostituita da Space Oddity, che ha fatto il suo ottimo lavoro per un paio di mesi abbondanti. Grazie, David).
Quando finiscono di sistemare la Vale gliela metto finalmente tra le braccia e scatto la primissima foto della Tilda assieme alla mamma, che poi giro a nonni e zii assieme alle info fondamentali: Tilda è nata alle 20:24 ed è bellissima.

Quello che è successo nei giorni successivi non lo scrivo perché l'ha già scritto la Vale, e si sa che la Vale scrive molto meglio di me (e anche di te, fidati).

Però ecco: sono padre da un anno e ogni giorno non vedo l'ora di arrivare a casa per dare i bacetti sul collo e sulla guancia alla Tilda, che ride sempre tantissimo perché la barba le fa il solletico e perché secondo me mi considera un po' il suo giullare di fiducia.

Il mio piccolo amore morbidoso :)




15 novembre 2017

Sapori Solari: cose buonissime dietro casa

Dietro casa mia, ovviamente.
Magari tu abiti a Vercelli e quindi un po' ti devi sbattere per andare a cena (o a pranzo o a merenda) da Sapori Solari, ma sappi che è facilissimo da raggiungere: pigli la M1, scendi a Bande Nere e sei arrivato.

Ma andiamo al dunque: qualche settimana fa sono stato invitato a cena in questa salumeria/ristorante (loro si definiscono "salumeria bistrot") e ne sono uscito con gli occhi a forma di tagliere.


Il locale è stato fondato ed è totalmente gestito da un gruppo di giovanissimi (tutti under 30, se non erro. E se c'è qualcuno over 30, dimostra comunque 24 anni al massimo), amanti del buon cibo e del buon vino. Il loro intento è molto semplice e altrettanto nobile: vogliono far scoprire ai clienti tutta una serie di prodotti normalmente difficili da reperire a Milano (ma pure a Verona o nella già citata Vercelli, se parliamo ad esempio di un carpaccio di tonno commovente proveniente da qualche zona a 1000 km abbondanti da qui).
Piccole realtà sparse in tutta la penisola che forniscono tutto quel che serve per taglieri di salumi e formaggi molto particolari. Quello nella foto precedente è un tagliere di affettati di pesce. Esatto: quella lì che sembra bresaola è bresaola di tonno (potrei ricordare male, ma di una cosa sono certo: è bresaola di pesce, e spero che quel pesce sia effettivamente il tonno, perché odio scrivere cose sbagliate). E quella che sembra porchetta? Porchetta di pesce. Giuro.
Inutile dirvi che era tutto buonissimo. E non solo questo tagliere: anche i 27 successivi che abbiamo avuto la fortuna di provare.

Insomma: i ragazzi di Sapori Solari si sbattono, girano l'Italia (isole incluse) in lungo e in largo, trovano cantine semisconosciute con vini incredibili, trovano la bresaolina (nomignolo che ha mandato tutti gli astanti in visibilio) perfetta e la carne giusta per completare il tris di tartare che tanto abbiamo amato, assaggiano mille cose e, alla fine, decidono cosa portare a Milano. Un lavoro bellissimo che ho apprezzato assai. 






La ciliegina sulla torta? Le torte, tutte fatte in casa da Valentina, la ragazza che, seduta a tavola con noi, ha avuto la pazienza di rispondere a tutte le nostre domande (domandone tipo "mi ripeti che affettato è questo? Ne voglio sei chili", "non è un problema se di questo formaggio mangio anche la crosta e do un morso anche al tagliere, vero?", "ma davvero questa torta vegana l'hai fatta usando il bicarbonato?", "questa cioccolata viene direttamente dal paradiso?").


All'inizio del post ho scritto "salumeria/ristorante", perché effettivamente appena entrate la prima cosa che si nota è un banco da salumiere. E infatti nessuno vi obbliga a prenotare un tavolo: potete farvi preparare le vostre buste di affettati e formaggi e consumare tutto a casa.
Mio consiglio? Una volta prenotate anche un tavolo e fatevi raccontare la storia che c'è dietro ai taglieri e al vino che state consumando: la passione che i ragazzi mettono in tutto quello che fanno è interessante quasi (quasi!) quanto il cibo!
E il locale è davvero molto bello, che male non fa.



10 novembre 2017

La mia bici - Aggiornamento

Alla fine ho cambiato idea sul colore...