15 novembre 2017

Sapori Solari: cose buonissime dietro casa

Dietro casa mia, ovviamente.
Magari tu abiti a Vercelli e quindi un po' ti devi sbattere per andare a cena (o a pranzo o a merenda) da Sapori Solari, ma sappi che è facilissimo da raggiungere: pigli la M1, scendi a Bande Nere e sei arrivato.

Ma andiamo al dunque: qualche settimana fa sono stato invitato a cena in questa salumeria/ristorante (loro si definiscono "salumeria bistrot") e ne sono uscito con gli occhi a forma di tagliere.


Il locale è stato fondato ed è totalmente gestito da un gruppo di giovanissimi (tutti under 30, se non erro. E se c'è qualcuno over 30, dimostra comunque 24 anni al massimo), amanti del buon cibo e del buon vino. Il loro intento è molto semplice e altrettanto nobile: vogliono far scoprire ai clienti tutta una serie di prodotti normalmente difficili da reperire a Milano (ma pure a Verona o nella già citata Vercelli, se parliamo ad esempio di un carpaccio di tonno commovente proveniente da qualche zona a 1000 km abbondanti da qui).
Piccole realtà sparse in tutta la penisola che forniscono tutto quel che serve per taglieri di salumi e formaggi molto particolari. Quello nella foto precedente è un tagliere di affettati di pesce. Esatto: quella lì che sembra bresaola è bresaola di tonno (potrei ricordare male, ma di una cosa sono certo: è bresaola di pesce, e spero che quel pesce sia effettivamente il tonno, perché odio scrivere cose sbagliate). E quella che sembra porchetta? Porchetta di pesce. Giuro.
Inutile dirvi che era tutto buonissimo. E non solo questo tagliere: anche i 27 successivi che abbiamo avuto la fortuna di provare.

Insomma: i ragazzi di Sapori Solari si sbattono, girano l'Italia (isole incluse) in lungo e in largo, trovano cantine semisconosciute con vini incredibili, trovano la bresaolina (nomignolo che ha mandato tutti gli astanti in visibilio) perfetta e la carne giusta per completare il tris di tartare che tanto abbiamo amato, assaggiano mille cose e, alla fine, decidono cosa portare a Milano. Un lavoro bellissimo che ho apprezzato assai. 






La ciliegina sulla torta? Le torte, tutte fatte in casa da Valentina, la ragazza che, seduta a tavola con noi, ha avuto la pazienza di rispondere a tutte le nostre domande (domandone tipo "mi ripeti che affettato è questo? Ne voglio sei chili", "non è un problema se di questo formaggio mangio anche la crosta e do un morso anche al tagliere, vero?", "ma davvero questa torta vegana l'hai fatta usando il bicarbonato?", "questa cioccolata viene direttamente dal paradiso?").


All'inizio del post ho scritto "salumeria/ristorante", perché effettivamente appena entrate la prima cosa che si nota è un banco da salumiere. E infatti nessuno vi obbliga a prenotare un tavolo: potete farvi preparare le vostre buste di affettati e formaggi e consumare tutto a casa.
Mio consiglio? Una volta prenotate anche un tavolo e fatevi raccontare la storia che c'è dietro ai taglieri e al vino che state consumando: la passione che i ragazzi mettono in tutto quello che fanno è interessante quasi (quasi!) quanto il cibo!
E il locale è davvero molto bello, che male non fa.



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